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4. Fruibilità delle pagine Web

Per loro natura, le pagine web, sono visibili da chiunque nel mondo, questo vuol dire che per realizzare un documento bisogna tenere conto di un sacco di questioni legate proprio alla varieta` dei possibili mezzi a disposizione degli utenti. Non bisogna andare molto lontano per trovare delle anomalie, basta mettere a confronto id due browser più popolari, Netscape ed I. Explorer, per rendersi conto che molto spesso, una stessa pagina, ce la mostrano in due modi totalmente diversi. Il motivo di queste discordanse risiede nel fatto che le specifiche ufficiali dell'HTML sono date dal W3C, ma esse non sono che indicazioni, anzi raccomandazioni che i produttori di browser dovrebbero seguire, ma nessuno li obbliga a farlo, e comunque ciò non potrebbe mai prevenire delle diversificazioni.
Ad ogni modo, una codifica delle pagine non attenta ai problemi di fruibilità può avere conseguenze più o meno gravi, che variano dall'ottenere pagine magari non belle ma fruibili, all'ottenere pagine assolutamente non consultabili da parte dell'utente; di conseguenza occorre prestare molta attenzione a queste questioni.
Qui di seguito elenchiamo alcuni punti cardinali riguardanti la fruibilità delle pagine, fornendo delle indicazioni che dovrebbero garantire la produzione di pagine sufficientemente accessibili a chiunque.

Un paio punti cardine sulla fruibilità delle pagine
Come testare le pagine

Come facciamo a sapere se le nostre pagine saranno visibili, e come appariranno ai visitatori?
La prima cosa che possiamo fare è provare a vedere le nostre pagine utilizzando computers diversi da quelli su cui abbiamo lavorato, già questo può mettere in luce delle anomalie. Inoltre, è altamente consigliabile testare le pagine anche cambiando tipo di software, direi che, vista la popolarità dei due software, sia buona norma testare le pagine sia cone Netscape che con Internet Explorer. Infine possiamo personalmente testare le pagine cambiando le opzioni del nostro browser, ad esempio guardare la nostra pagina, cambiando le opzioni relative ai font del browser fornisce già una vasta gamma di diverse facce con cui appare il documento.
Oltre al metodo pratico ma brutale di testare le pagine sopra citato, possiamo avvalerci di programmi o di appositi siti web. Un esempio di programma che si può utilizzare per realizzare le pagine e che sa effettuare controlli sulla correttezza dell'HTML è Emacs, ma parleremo più avanti di questo factotum dalle potenzialità sempre più sorprendenti!
Più opportunamente ci si può avvalere dei servizi offerti da certi siti web, come ad esempio Website Garage e ZDNet, che effettuano controlli automatici sul codice ed altro, ed a volte suggeriscono anche come migliorare le pagine.

Documenti in formato non HTML e conversione dei testi

Molto spesso girottolando per la rete capita di imbattersi in files di tipo .ps (Postscript), .pdf (Portable Document Format), .rtf (Rich Text Format), .doc (i documenti di Word), etc.; questi tipi di documenti non sono genreralmente leggibili tramite browser, di solito bisogna scaricarsi il file e poi utilizzare un apposito programma per visualizzarlo. A volte no si può evitare di obbligare il visitatore a seguire questa trafila, o magari a volte siamo noi che vogliamo così. A mio avviso sarebbe molto più carino riuscire a tradurre tutti i documenti in formato HTML, in maniera che chiunque possa facilmente vederli semplicemente usando il browser. Lasciando stare le mie opinioni, è un dato di fatto che alcuni di questi formati, ad esempio il .doc necessitano di programmi commerciali per lasciar visualizzare i files; questo significa che se io scrivo un file con l'ultimo Word uscito, e lo metto in rete, solo chi ha il mio stesso programma può leggere quel file, chi non l'ha, se vuole leggere il file deve comprarsi il programma. Di conseguenza, se in particolare si effettua un servizio pubblico di informazione, è obbligo morale non utilizzare certi formati per divulgare informazioni: in questo modo si farebbero gratuitamente gli interessi di qualche magnate dell'informatica e si penalizzerebbero gli utenti che non hanno abbastanza soldi da comprarsi certi software. In conclusione da un punto di vista democratico sarebbe meglio mettere in rete solo files in formati leggibili con software non commerciali.
Fortunatamente, per molti formati, esistono dei convertitori, gratuiti (almeno in ambito Linux), che permettono di visualizzare il contenuto dei files in questione, o addirittura permettono di convertire da un formato all'altro. Vediamo un paio di esempi:

Una nota sulle lingue: come semplificare la navigazione

Molto spesso quando visitiamo dei siti ci imbattiamo nella scelta tra più lingue, questa è sicuramente una cosa positiva, a mio avviso un sito che si rispetti, oltre ad una versione nella lingua madre, dovrebbe avere per lo meno una versione in inglese (poi ci sono dei siti mitici in 4 ingue, incluso il somalo, come questo!), per poter essere aperto un pò a tutto il modno .... ormai si sa che la lingua ufficiale della rete è l'inglese, che questo ci piaccia o meno!
Il metodo classico per offrire la scelta tra le varie versioni è quello di mostrare in cima alla pagina le varie bandierine (o scritte), che, cliccate, rimandano alle rispettive versioni in lingua. Questo metodo è efficiente, e in un certo senso trasparente, in quanto l'utente si rende effettivamente conto di quante e quali versioni in lingua ci sono dello stesso documento. Esempi se ne trovano tanti, uno è la mia Home Page.
Esiste un'altro metodo di ridirigere gli utenti verso la versione nella lingua che preferiscono. È nn metodo meno trasparente (in quanto non rende l'idea di quante e quali versioni ci siano), ma automatico e molto efficente, ne potete trovare un esempio al sito della Debian. Se visitate tale sito, lo vedrete automaticamente in Italiano, oppure, se vi appare in un'altra lingua (es. l'inglese), vuol dire che non avete appositamente configurato il vostro browser: cercate tra le opzioni del programma la voce lingue, e cambiate la lingua preferenziale, ora se tornate al al sito della Debian, vedrete che vi appare (magari facendo un reload, o ricarica) nella nuova lingua che avete indicato come preferenziale, eppure, sulla pagina, non c'è alcun link per cambiare versione!
Non è magia, è solo che i server httpd attuali, se appositamente configurati, possono ridirigere l'utente verso il file giusto individuato dll'opportuna estenzione. Ad esempio, se io nel mio sito metto un file che si chiama ciao.html.it e ne faccio la versione in inglese chiamandola ciao.html.en, allora, se un utente inglese (con il browser appositamente configurato) si collega, visualizzerà la versione inglese, ovvero il file ciao.html.en, mentre un utente che ha scelto nel browser la lignua italiana visualizzerà automaticamente il file ciao.html.it, la versione italiana. Di conseguenza non è necessario mettere nelle pagine i link per passare da una versione all'altra, basta aggiungere le dovute estenzioni (.it=italiano, .en=english, .es=español, etc.) al nome del file; chiaramente è necessario che il server che ospita il sito sia appositamente configurato, ma solitamente non c'è motivo di pensare che non lo sia, altrimenti basta che l'amministratore cambi un paio di righe nel file di configurazione, ma questo dipende da quale server httpd usano.

Nel prossimo capitolo darò qualche cenno sull'uso di usare degli appositi editori per realizzare le pagine web.


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Michele Cerulli
Last modified: Sun Feb 27 18:39:04 CET 2000