Felix qui potuit rerum cognoscere causas
(Verg., Georg. II, 490)
Una volta un serpente, avvicinandosi ad una volpe, le disse: "Mi sembra di conoscerti!" La volpe rispose: "Anche a me"."Allora", disse il serpente, "dammi dei soldi." "Una volpe non dà soldi", rispose l'astuto animale che, per fuggire, saltò in una profonda valle piena di fragole e di miele di gallina. Il serpente però , con una risata mefistofelica, la precedette. La volpe tirò fuori il coltello: "Ti insegnerò io a vivere!" Poi, voltate le spalle, se la diede a gambe. Troppo tardi. Il serpente fu più svelto di lei. Con un pugno ben assestato la colpì in piena fronte e questa cadde in mille pezzi gridando: "No! No! Quattro volte no! Io non sono tua figlia!"
Eugene Ionesco, La cantatrice calva
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